“Piuma” una commedia delicata che racconta i giovani di oggi

“Piuma”. Questo è il titolo del secondo film italiano in concorso alla 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Una commedia diretta da Roan Johnson, interpretata da Luigi Fedele, Blu Yoshimi, Michela Cescon, Sergio Pierattin e Brando Pacitto, in uscita nei cinema dal 20 ottobre distribuito da Lucky Red. Una storia che tratta il tema della gravidanza in età adolescenziale.

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imageI due protagonisti sono Cate e Ferro, due diciottenni alle prese con la maturità che scoprono di aspettare una bambina senza rendersi ancora conto di cosa gli aspetterà non solo nei nove mesi di gravidanza ma anche dopo la sua nascita. Loro sono giovani, pensano ai loro sogni di diciottenni, non si sentono pronti a vedere la loro vita cambiare così radicalmente. Ma non sono gli unici a non essere pronti, anche i loro genitori non lo sono.Quelli di Ferro inizialmente li aiutano, poi vanno in crisi sfiorando il divorzio; quelli di Cate sono assenti e più in crisi di lei. “Il punto di partenza di “Piuma” nasce da me e dalla mia compagna Ottavia – ha spiegato il regista – avevamo deciso finalmente di fare un figlio. L’età era quella giusta ma la paura era tanta. Da li è nata l’idea di raccontare le paure di una gravidanza ma con dei protagonisti giovanissimi rispetto a noi. Vivendo successivamente i nove mesi di gravidanza siamo riusciti ad aggiungere e arricchire la storia con elementi maggiori.L’arrivo di un bambino non cambia solo la vita di un genitore ma cambia la vita anche ai nonni. Non tutti sono pronti a diventare genitori e nonni.”

imagePer Johnson la difficoltà maggiore è stata la ricerca dei due protagonisti: “Trovare due ragazzi di 17/18 anni che riescono a passare da momenti di commedia a momenti seri non era facile. È stato complicato trovare i due protagonisti, specialmente il ruolo maschile. Ad un certo punto ho anche pensato di alzare l’età dei protagonisti ma poi il produttore Carlo Degli Esposti mi ha consigliato di restare fedele alla storia iniziale. Poi tra migliaia di provini è arrivato Luigi Fedele e ho capito subito che era ciò che cercavo.”
Per Johnson oggi i giovani sono lo stereotipo dei fannulloni e Ferro, il protagonista è proprio così: “A 17 anni ero un grandissimo scemo ma il mondo sta cambiando tanto ed è una generazione che si sta modificando. Sul set, ad esempio, eravamo noi quarantenni ad ascoltare le storie dei giovani. Erano loro a farci capire come si comportano i ragazzi di 18 anni. Una cosa l’ho capita ossia che Ferro non ha capito nulla sulla paternità ma ha capito che la scelta è della donna, non sua. Ha capito che deve stare affianco a Cate.”

Una storia quella di “Piuma” che ricorda il film “Juno”: “Ho amato molto quel film. Il tema di Juno, però, è molto diverso rispetto al tema di “Piuma” – ha spiegato il regista – in Juno l’argomento principale è l’adozione e la ricerca di trovare dei genitori adeguati . Nel mio film il tema è il diventare genitori.

Luigi Fedele ha raccontato le emozioni provate interpretando un giovane e futuro papà: “Avere un figlio a quest’età non è un’esperienza che si augura. Cambia la persona. Se mi dovesse capitare prenderei degli elementi del mio personaggio come la spensieratezza accompagnata da grandi sentimenti che lo muovono.”Piuma” attraversa varie generazioni dai nonni ai figli che arriveranno. La lotta generazionale e l’equivoco sono i fili che uniscono la storia.”

imageMichela Cescon ha raccontato quanto è difficile a volte essere genitore e accettare alcune situazioni: “I genitori spesso sono impreparati quanto i figli perchè le aspettative che hai nei confronti dei figli sono troppo alte. È molto brutto che un incidente di percorso come la gravidanza sia vista come un errore grave. Ai genitori manca quella spensieratezza che manca ai giovani. Il mio personaggio alla fine capisce di stare insieme ai ragazzi perché si rende conto che l’arrivo di un figlio ti cambia la vita.”

La Cescon ha detto anche la sua sul Fertility day: “Non servono spot, servono solo aiuti concreti. Spesso le persone non si possono permettere un figlio. Oggi non è facile, infatti, mantenere una famiglia perché i giovani non hanno casa, non hanno un lavoro. Facciamo una campagna di aiuti precisi e mirati alle coppie giovani e poi sì che si puo’ fare uno spot!”
Presente in conferenza anche Francesca Michielin che ha firmato la colonna sonora con il brano “Almeno tu” :”Quando ho visto il film ho chiesto se potevo scrivere un brano, poi sentivo che il mio brano “Almeno tu” era consono alla storia. Spesso la vita ti pone delle sfide e ci si sente come delle paperelle in mezzo all’oceano.”

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