Dargen D’Amico porta a Sanremo “Onda alta”: un brano tra riflessione sociale e poesia intima

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Con il brano “Onda alta”, Dargen D’Amico si è presentato sul palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo con una canzone che mescola poesia, critica sociale e riflessioni personali. Il testo, scritto dallo stesso artista insieme a Cheope, Gianluigi Fazio, Simone Marletta ed Edwyn Roberts, si distingue per la profondità dei temi trattati e l’uso di immagini fortemente evocative.

Fin dalle prime strofe, D’Amico affronta con ironia e disincanto il giudizio altrui, partendo da un insulto per sottolineare l’importanza della figura materna e il valore degli affetti autentici: “L’importante è aver la mamma / Che non lavori troppo che la vita è breve”. In queste parole si coglie un richiamo alla fragilità della vita e alla necessità di rallentare in un mondo che corre veloce.

Il ritornello, con la metafora dell’“onda alta”, rappresenta le difficoltà imminenti, il senso di pericolo collettivo e la precarietà dell’esistenza. L’invito a fermarsi e a non saltare, a pregare finché l’onda passa, trasmette un senso di impotenza ma anche la ricerca di conforto. L’immagine dei salvagenti sulla barca simboleggia le risorse umane minime a disposizione per affrontare le crisi, mentre il riferimento a Noè introduce una dimensione quasi biblica, di salvezza e distruzione.

Nel corso della canzone si alternano riflessioni personali a critiche sociali. Dargen si rivolge idealmente a un bambino, forse simbolo dell’umanità o di sé stesso in versione più giovane, accusandolo con affetto di aver causato “un bel casino” – una metafora del caos personale e collettivo. Le immagini della guerra tra bambini con “cuscini pesanti” sottolineano la gravità dei conflitti che, pur sembrando innocenti, hanno radici profonde e coinvolgono la responsabilità di tutti.

L’artista mette a nudo anche le contraddizioni della società moderna: “Qua abbiamo tutto ma ci manca sentimento”. Una frase che racchiude l’essenza del brano: il benessere materiale non basta a garantire una vita piena, se manca l’empatia e la capacità di volerci bene. In questo senso, il viaggio verso Malta “senza aver mai nuotato nell’acqua alta” diventa una potente immagine dell’impreparazione con cui molti affrontano i cambiamenti e le sfide della vita.

“Onda alta” è una canzone densa, stratificata, che invita alla riflessione su temi come l’identità, le relazioni familiari, la società contemporanea e l’umanità in generale. Dargen D’Amico, con il suo stile inconfondibile e la sua sensibilità artistica, riesce a trasformare un brano pop in una profonda meditazione sull’esistenza.

Con questa proposta, l’artista conferma il suo talento nell’unire musica e pensiero, poesia e attualità, emozione e impegno. Un pezzo che lascia il segno e che, dietro la leggerezza apparente del ritmo, nasconde una forte carica emotiva e sociale.